Canali Minisiti ECM

Via libera al primo farmaco antidiabete contro infarti e ictus

Diabetologia Redazione DottNet | 15/10/2017 15:43

L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha approvato la molecola liraglutide quale primo farmaco antidiabete per la prevenzione degli eventi cardiovascolari maggiori

Il diabete è nemico del cuore. Ogni giorno in Italia si contano, infatti, 60 morti e 7,4 milioni di euro di costi causati dalle malattie cardiovascolari legate appunto al diabete, dall'infarto all'ictus. Un svolta è però in arrivo sul fronte delle terapie: l'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha infatti approvato la molecola liraglutide quale primo farmaco antidiabete per la prevenzione degli eventi cardiovascolari maggiori.

  "Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di mortalità fra le persone con diabete. Nei diabetici, infatti, aumenta di 2 volte il rischio di morte e di 4 quello di infarto o ictus", spiega Raffaele De Caterina, cardiologo all'Università D'Annunzio di Chieti-Pescara. Secondo i dati del recente studio RIACE, la prevalenza delle malattie cardiovascolari nel diabete, ossia il numero di persone con diabete che vanno incontro nella loro vita ad almeno un evento cardiovascolare, è del 23,2%: in pratica una su 4. Parliamo di "quasi 750 mila persone in Italia, delle quali oltre 350 mila hanno avuto un infarto e più di 100 mila un ictus", sottolinea Antonio Nicolucci, direttore di 'Coresearch - Center for Outcomes Research and Clinical Epidemiology'.

pubblicità

Quanto ai costi giornalieri per il Servizio sanitario nazionale, "sono legati ai ricoveri ospedalieri (4,8 milioni di euro) e ai farmaci (2,6 milioni). Complessivamente, parliamo di circa 2,7 miliardi di euro l'anno, pari a quasi un terzo di tutta la spesa sanitaria legata al diabete". La buona notizia è che la ricerca farmacologica ha messo a punto farmaci antidiabete che prevengono gli eventi cardiovascolari, come il liraglutide. Lo studio LEADER ha valutato gli effetti a lungo termine di questa molecola rispetto a placebo in 9.340 persone con diabete tipo 2, ad alto rischio di eventi cardiovascolari, per un periodo da 3,5 a 5 anni. Ha dimostrato, nelle persone con diabete tipo 2, di "ridurre del 22% il rischio di morte per cause cardiovascolari e del 15% la mortalità per tutte le cause", conclude Agostino Consoli, endocrinologo all'Università 'D'Annunzio' e principal investigator dello studio.

Commenti

I Correlati

La ricerca dell'Università dell'Australia Occidentale, i risultati di una revisione sistematica e una metanalisi che ha esaminato 11 studi su oltre 24mila partecipanti

Lo Scompenso Cardiaco rappresenta una patologia estremamente rilevante, la cui prognosi è simile ai tumori severi. In Italia a soffrirne sono circa 600mila persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati

Ti potrebbero interessare

Lettera aperta per richiamare l’attenzione della politica verso l’emergenza del diabete come priorità nel quadro dei sistemi sanitari

Sid: "Serve limitare l'uso di cibi ultra-processati e guardare le etichette, la politica indichi regole più stringenti"

Firmato e inviato alle principali Istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di svi

Nel nuovo Consiglio Direttivo, Vice Presidente vicario è la Dr.ssa Ketty Vaccaro, Vice Presidente il Prof. Davide Lauro, Segretario Generale il Prof. Alfonso Bellia

Ultime News

Gianni Rezza: "Il piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo

Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere

Minelli: "La parola chiave è moderazione"

La ricerca dell'Università dell'Australia Occidentale, i risultati di una revisione sistematica e una metanalisi che ha esaminato 11 studi su oltre 24mila partecipanti